Tematica Animali preistorici

Mosasaurus lemonnieri Dollo, 1889

Mosasaurus lemonnieri Dollo, 1889

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Foto: Ghedoghedo
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Reptilia Laurenti, 1768

Ordine: Squamata Oppel, 1811

Famiglia: Mosasauridae Gervais, 1853

Genere: Mosasaurus Conybeare, 1882

Specie e sottospecie

Il genere annovera attualmente le seguenti specie: Mosasaurus missouriensis Harlan, 1834 - Mosasaurus beaugei Arambourg, 1952 - Mosasaurus conodon Cope, 1881 - Mosasaurus hoffmannii Harlan, 1834 - Mosasaurus lemonnieri Dollo, 1889.

Descrizione

Il mosasauro dà il nome alla famiglia dei mosasauridi, grandi rettili marini del Cretaceo superiore. Tra questi animali, il mosasauro era uno dei più grandi, e si presume che una specie (Mosasaurus hoffmanni) possa aver raggiunto i 18 metri di lunghezza. Come tutti i suoi simili, questo rettile era dotato di caratteristiche ben adatte al nuoto: le zampe erano trasformate in pinne e la coda era lunga e appiattita lateralmente (erano presenti circa 80 vertebre caudali). Il cranio triangolare era particolarmente robusto e le ossa che lo costituivano erano unite fra loro in modo più saldo rispetto a quanto accadeva negli altri mosasauri, i cui crani erano molto mobili. I denti del mosasauro erano robusti e ricurvi all'indietro, capaci sia di tagliare che di rompere. Le orbite erano piuttosto piccole, mentre il corpo era più corto e robusto di quello degli altri mosasauri. Il mosasauro era un tipico membro della famiglia, tranne che per le dimensioni eccezionali. Apparteneva alla sottofamiglia dei mosasaurini, che comprendeva anche Clidastes, Carinodens, Globidens e Liodon. Il suo parente più stretto era Plotosaurus. Di questo animale sono note moltissime specie, spesso basate su vertebre o denti isolati e differenti fra loro proprio per la conformazione dei denti. Alcuni studiosi ritengono che tutte queste specie possano rappresentare più generi. Tra le più conosciute, da ricordare Mosasaurus hoffmanni, la specie tipo, scoperta per la prima volta in Olanda e in seguito rinvenuta in varie località. Questa era anche la specie più grande e descritta in maggior dettaglio. Da ricordare anche M. conodon, proveniente dal New Jersey e descritta da Edward Drinker Cope, M. dekayi e M. lemonnieri, quest'ultima conosciuta grazie a una quantità di scheletri provenienti dal Belgio e descritti da Louis Dollo. M. maximus, invece, è spesso considerata conspecifica con M. hoffmanni. Da ricordare inoltre M. missouriensis, la prima specie di mosasauro descritta in Nordamerica, e M. mokoroa, proveniente dalla Nuova Zelanda. Il mosasauro fu il primo grande rettile mesozoico a venir identificato. Il cranio su cui si basa la specie tipo, Mosasaurus hoffmanni, è stato protagonista di un curioso episodio. Il fossile fu scoperto in Olanda nel 1780, e per molto tempo si credette che questi resti rappresentassero le vestigia di un immenso coccodrillo. Nel 1795 la città di Maastricht, dove risiedevano i resti, venne bombardata dalle armate napoleoniche; la casa dove si pensava si trovasse il reperto, già allora molto conteso, venne risparmiata ma non si trovò nulla. Vennero passate al setaccio moltissime abitazioni, ma ancora una volta ci fu un buco nell'acqua. Solo quando venne offerta una ricompensa di 600 bottiglie di vino il cranio fossile fece capolino. Il teschio venne poi trasportato a Parigi. Dopo essere stato studiato da Georges Cuvier, che denominò il genere Mosasaurus e riconobbe le affinità con le lucertole, il cranio venne descritto da Gideon Algernon Mantell, che appose l'epiteto specifico hoffmanni in onore di C.K. Hoffmann, il medico che in origine rinvenne l'esemplare. Attualmente il cranio è esposto nel Museo di Storia Naturale di Parigi. Questo rettile doveva essere uno dei massimi predatori del suo ambiente. La morfologia e le dimensioni, infatti, denotano uno spiccato adattamento alla predazione, e probabilmente il mosasauro si cibava di una varietà notevole di pesci, molluschi cefalopodi e altri rettili marini. Le orbite piccole e gli organi di olfatto poco sviluppati suggeriscono che questo animale fosse un nuotatore di superficie, che preferiva rimanere in acque costiere. Numerose ferite alle mascelle riscontrate in esemplari fossili suggeriscono che questi animali conducevano uno stile di vita particolarmente violento, probabilmente combattendo fra loro. In un esemplare di grosse dimensioni il cranio è stato fracassato, evidentemente mentre l'animale era ancora in vita, da qualche altro organismo. Si presume che l'autore dell'attacco sia stato un esemplare gigante di Hainosaurus, un altro mosasauride dalla particolare conformazione del muso.

Diffusione

Conosciuta grazie a una quantità di scheletri provenienti dal Belgio.

Bibliografia

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01465 Data: 25/03/2009
Emissione: La natura danese 4 v.
Stato: Denmark